I suoi peggiori incubi


William Blake's The Great Red Dragon and the Woman Clothed with Sun (1805)

“Che razza di storia” pensò Massimo sconcertato, dove aver finito di leggere la e-mail di Giorgio.

Tra l'altro, quelle strane vicende sembravano misteriosamente intersecarsi con alcuni fatti della recente vita di Giorgio anche se accaduti prima che egli fosse affetto dalle allucinazioni.

Gli studi del suo maestro sulle religioni antiche, la sua attività di insegnamento universitario e soprattutto la sua passione contagiosa non piacevano a tutti, soprattutto in una città come Roma, grande metropoli mediterranea, pigra, tollerante (e indifferente) ma anche sede internazionale dell'immenso potere organizzativo, economico e ideologico del Vaticano.

Tale potere faceva come da magnete per individui e organizzazioni tra le più svariate, tra cui forze oscure che sfuggivano a ogni controllo potevano sempre allignare. Ciò che preoccupava Massimo non erano tanto alcuni articoli apparsi in strane riviste spirituali in lingua spagnola, in cui l'attività di Giorgio era indicata come ‘corruttrice’, quanto soprattutto una serie di lettere anonime indirizzate al suo maestro e contenenti larvate minacce e che terminavano sempre con le stesse parole latine:

Draco rufus
modicum tempus habet


[Al drago rosso
resta poco tempo].


Ma che significava questa frase? Giorgio pensava che il 'drago rosso' fosse lui e che quindi la frase significasse una specie di “i tuoi giorni sono contati”. Ma perché il 'drago rosso' era lui? 

A Vatican codex of the Bible in Greek and in Latin

Egli riteneva la frase risultante da un assemblaggio di due passi dell’Apocalisse di S. Giovanni nella traduzione della Vulgata Clementina dell’originale greco. Più precisamente, due parole tratte da 12,4 (draco rufus) e tre da 12,12 (modicum tempus habet). Ora, poiché il drago rosso nella maggioranza delle interpretazioni era il demonio, Giorgio, in quanto studioso delle divinità e della cultura tardo antica, era dunque un seguace del demonio.

Massimo era perplesso. Certo, egli sapeva che per i primi cristiani tutte le divinità antiche erano considerate demoni infernali viventi, e coloro che li adoravano dei seguaci delle potenze infernali. Ma chi oggi sostiene cose del genere? Per i cristiani moderni gli antichi dei erano semplicemente non esistenti.

Another depiction of the Red Dragon by William Blake (1805). Detail

Inoltre, se l’interpretazione della frase contenuta nelle lettere era corretta (che i suoi giorni erano contati), il passo biblico aveva un significato diverso e più complesso, aperto a varie interpretazioni.

In ogni caso, qualcuno stava minacciando Giorgio, questo era chiaro. E stava forse usando il linguaggio immaginifico dell’antica rivelazione per aumentare gli effetti psicologici della minaccia.

Tutto questo riportò l’immagine di Deirdre alla mente di Massimo. La ragazza era arrivata a casa e avrebbe potuto accendere il suo Pc da un momento all’altro.

Massimo pensò al loro ultimo incontro al pub. Alla fine della serata, quando erano in piedi davanti all’ingresso del locale e si stavano per salutare, notò la bella collana d’oro rosso che Deirdre portava al collo.


“Che bella. Mette in risalto il rosso dei tuoi capelli. Il locale era talmente buio che non l’avevo quasi notata. Adesso invece scintilla alla luce del lampione”.
 “E’ il regalo di un amico”.
“Vedo incisa una piccola scritta in greco. Posso leggerla? Sono un appassionato di lingue antiche”.

Era vero, ma in realtà era solo una scusa per avvicinarsi a lei e forse sfiorarla, se gli era possibile.

Sentì il respiro della ragazza vicinissimo al suo viso mentre decifrava i caratteri greci.

“Parla di un drago rosso – disse lei. Mi è sempre piaciuto il genere fantasy. Ora però devo scappare. La sera tardi ricevo sempre le mail del mio capo a cui devo rispondere prima di andare a dormire. E’ sempre in giro per il mondo. Adesso è in Sud America. A la prochaine Massimo”.
“A la prochaine Deirdre”.

La ragazza gli sorrise e si allontanò con passo disinvolto. C’era qualcosa di delizioso nei suoi modi.

A Massimo però questo fece male. La frase appena letta sulla sua collana non faceva lo ossessionava turbinandogli in testa ... al drago rosso resta poco tempo … al drago rosso resta poco tempo ….

Ma com'era mai possibile?

La collana d’oro portava inciso le parole originali greche:

δράκων πυρρὸς ὀλίγον καιρὸν ἔχει

Esso corrispondeva esattamente alle parole prese dalla Vulgata: draco rufus modicum tempus habet.

Da quella sera il pensiero di chi Deirdre fosse veramente non aveva smesso di tormentare Massimo.

Massimo is waiting at his BackTrack Linux box for Deirdre to reach home

La ragazza, per qualche strana alchimia dei sentimenti, aveva dischiuso un tenue bagliore di speranza nella fase più oscura della sua vita, fatta eccezione per la sua prima infanzia, quando suo padre era morto tragicamente.

Ma adesso quella frase ... Era molto difficile che parole da brani diversi dell’Apocalisse fossero state assemblate esattamente nello stesso modo sia nelle lettere inviate a Giorgio che nelle parole incise sulla collana della ragazza.

Già - pensò Massimo -, le probabilità che ciò fosse casuale erano decisamente scarse.

Fu riportato alla realtà dal cling della posta ricevuta. Deirdre doveva aver acceso il computer poiché Massimo ricevette la risposta dell’irlandese a una sua precedente mail.

“Ciao Massimo.
Anche a me fa piacere rivederti presto. Parto per alcuni giorni, ma all’inizio della prossima settimana sono libera. Telefonami.
Deirdre”.

Massimo già possedeva l’indirizzo IP di Deirdre dai tempi in cui si erano conosciuti chattando. Mise in azione il potente armamentario del suo Linux Backtrack. Dopo un minuto possedeva già le informazioni necessarie per prendere il controllo del suo PC: elenco delle porte vulnerabili, nome di dominio, tipo e versione del sistema operativo ma anche del firewall e dell’antivirus (le versioni dei software hanno vulnerabilità ben note agli hacker e rappresentano pertanto un'informazione necessaria per sferrare un attacco), diagramma della rete di cui il suo computer faceva parte ecc.

Una volta acquisiti i privilegi di amministratore nella macchina della ragazza le inviò un trojan invisibile a ogni antivirus per il semplice fatto che l’aveva creato lui stesso assieme ai suoi allievi nei lab della società per cui lavorava. Si erano limitati a modificare il vecchio e (in)glorioso Netbus ideato dal programmatore svedese Carl-Fredrik Neikter. Stabilì quindi una connessione tra il server trojan e il suo software client e il gioco era fatto.

Il desktop di Deirdre apparve sul suo schermo.

Deirdre sembrava assai dotata artisticamente. Lo sfondo dello schermo era costituito da uno stupendo collage di foto e immagini dal sapore nordico: un caminetto con ciocchi ardenti, un piccolo cottage bianco su una costa battuta dal vento dell’oceano, una coppia di uccelli marini che camminavano sulla schiuma di un mare inquieto e molte altre immagini di un universo nebbioso e senza sole distante dal suo ma proprio per questo terribilmente affascinante.

Una cosa però lo fece sobbalzare. Tre piccoli draghi rossi si trovavano alle estremità dello schermo ed erano congiunti da sottili linee così da formare i vertici di un triangolo che era bello esteticamente ma anche inquietante. Non ebbe tempo di vedere meglio poiché un suono di alert del suo Backtrack gli comunicò che il PC di Deirdre era in quell’istante sotto osservazione dall’esterno. Non c'era tempo da perdere. Attivò la cattura e l'analisi del traffico in entrata nel PC della ragazza. Sì, qualcuno o qualcosa stava eseguendo comandi sul suo PC da una postazione remota.

Ed ecco che, tra la massa dei dati, trovò ciò che temeva: 

netstat –an | find "12345"

Il comando significava che era in azione un controllo sulla porta 12345, dalla quale di solito i trojan del tipo Netbus, esattamente come il cavallo di Troia del mito omerico apre le porte della città al nemico, permettono la conquista del computer che li ospita.

Era stato scoperto. Connettere un trojan come quello alla sua porta di default era stato un errore. 

Fortunatamente l’indirizzo IP di Massimo era nascosto dietro la rete anonima TOR per cui assai difficilmente sarebbe stato intercettato. Ma di quale organizzazione faceva parte Deirdre? Lei aveva parlato di sole due persone, lei e il suo capo. Solo due persone? Con a disposizione un sistema di protezione IDS (Intrusion Detection System) costoso e tipico di aziende con migliaia di impiegati?

E infatti avvenne ciò che si aspettava. Il desktop di Deirdre svanì. Il trojan era stato identificato e distrutto.

Massimo si accasciò sulla sedia. Sapeva che sarebbe potuto tornare all’attacco con un livello di sofisticazione maggiore.

Ma intanto sembrava che i suoi peggiori incubi si stessero avverando.